Cambiamento, Coesione, Competitività. Tre sostantivi che connotano un Nordest capace di rispondere alle sfide dei mercati globali e pronto a testimoniare un approccio imprenditoriale diverso. Il profilo delle aziende protagoniste del Salone della CSR e dell’innovazione sociale di Portogruaro si presenta chiaro: concretezza e trasparenza all’insegna della CSR nella propria strategia aziendale sono una scelta compiuta ormai anni fa e da allora un tutt’uno con il corpo aziendale.
Organizzata dal Gruppo Promotore del Salone nazionale, in collaborazione con l’Associazione udinese Animaimpresa e Fondazione Portogruaro Campus, si è realizzata la prima tappa triveneta della rassegna nazionale che ogni anno trasforma l’Università Bocconi di Milano in fucina culturale su Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e Sostenibilità. La kermesse, quindi, si è svolta martedì 22 marzo, a partire dalle 10:00 del mattino, nel Polo Universitario di via Seminario 34/a.
Avviato i lavori Massimo Forliti, in rappresentanza del Campus universitario, l’introduzione al convegno è stata riservata a Rossella Sobrero, membro del Gruppo Promotore del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, nonché presidente della Consulta Relazioni Pubbliche di AssoComunicazione, consigliere di amministrazione della Fondazione Pubblicità Progresso, consigliere nazionale di FERPI.
Tra i momenti che hanno segnato la giornata troviamo l’azienda ABS Acciai dove le tematiche ambientali e la sicurezza sul lavoro sono state portate all’attenzione della dirigenza nonché dei propri dipendenti ormai 8 anni fa o ancora la piccola, ma calorosa azienda familiare Molino Moras ha saputo crescere insieme al proprio territorio permettendo ad un mestiere “antico” e legato alla tradizione di creare profitto agendo il cambiamento. Molte altre sono state le testimonianze che hanno impreziosito la mattinata, come Benetton Group e Cariparma-Crèdit Agricole. La Responsabilità Sociale d’Impresa, dunque, non è questione di settore o dimensione: è una scelta, una volontà di svolgere al meglio, potremmo dire “responsabilmente”, il ruolo di imprenditore.
Ha fatto seguito una tavola rotonda, a stimolare una virtuosa contaminazione di pensiero tra mondi e personalità differenti, accomunate da uno sguardo critico e attento ai risvolti socioambientali del proprio agire: Fabrizio Cattelan, nella duplice veste di AD di CDA di Cattelan e Presidente di Animaimpresa, Fabrizio Torella, Responsabile Attività Sociali d’Impresa Ferrovie dello Stato Italiane, Romina Noris, Consulente CSR e Sostenibilità e Francesco Toffoletto, membro della rete universitaria dei CSR Natives. Dall’importanza dei valori intangibili aziendali alla necessità di prospettare una CSR sempre più “integrata”, molti sono stati gli spunti di riflessione. Una certezza per il futuro? Esistono dei giovani “nativi CSR”, per i quali i concetti emersi appartengono ad un “sentito” ormai interiorizzato, quando non addirittura innato. Il dibattito profondo, arricchente, è stato chiosato dalla stessa Sobrero, per lasciare lo spazio ad una riflessione finale di sintesi, affidata alla professoressa Chiara Mio, docente di Ca’ Foscari e Presidente di FriulAdria. Tra i concetti di spicco espressi dalla presidentessa di Friuladria, la fine del sinallagma tra offerta di un bene o servizio e scambio di denaro; oltre questo schema c’è la possibilità di creare valore aggiunto partendo dal bisogno sociale. E’ proprio qui che prende avvio l’innovazione sociale, che purtroppo per ora non ha ancora trovato i mezzi adatti per essere misurata.
Il Salone è ripreso, nel pomeriggio, alle ore 14:00, con l’avvincente CSR Business Game, strumento di simulazione manageriale ideato da The Business Game e Animaimpresa, veicolo di divulgazione di strategie e pratiche di RSI attraverso meccanismi ludici e di sana competizione: imprenditori, professionisti, studenti si sono sfidati a colpi di CSR strategica, cercando di far emergere la propria azienda nel contesto concorrenziale simulato. Nell’occasione, un gruppo di studenti del Liceo Economico Sociale Percoto di Udine ha potuto illustrare l’innovativo progetto di alternanza scuola-lavoro che li ha condotti a scoprire lo strumento del CSR Business Game e a crearne una versione inedita.
Una giornata ricca di riflessioni autentiche, ispirate da un palcoscenico – quello della biblioteca antica del Campus – che ben si è prestato ad accoglierle. Un appuntamento da ripetere e istituzionalizzare. A partire da Portogruaro, cittadina aperta e “responsabile”, cuore pulsante nel produttivo triveneto.